Overcomer: dominare i nostri pensieri negativi

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A volte ci sentiamo così: legati, sopraffatti, bloccati, imbrigliati, impossibilitati a muoverci…a volte i nostri pensieri ci dicono cose orribili e senza averne consapevolezza ci maltrattiamo come nessuno oserebbe fare con noi. Ci sentiamo sopraffatti dal mondo, ci sembra che tutto e tutti siano contro di noi, se guardiamo bene siamo sopraffatti invece da come valutiamo il mondo. Il mondo è lì fuori, diverso per ognuno e forse è il nostro personale modo di vederlo che lo rende tale. E’ il SIGNIFICATO che diamo alle cose, al comportamento degli altri, a quello che ci avviene che ci fa sentire in un certo modo piuttosto che in un altro. Un pensiero negativo, ne crea un altro e poi un altro ancora, alla fine abbiamo creato una catena di pensieri negativi e con il tempo questa catena la portiamo addosso e diventa come un vestito per noi. Senza che ce ne accorgiamo. Lediamo autostima, ingurgitiamo stress, massacriamo il nostro organismo molto più di quanto fa quello che sta fuori di noi. A volte ad attivare questo evento non è un fatto così rilevante, a volte basta che sia la nostra percezione a renderlo tale, altre volte ancora è il nostro stato d’animo che ci orienta in quella direzione.

Ci sembra di essere preda di qualcosa al di fuori del nostro controllo e lo è in un certo modo, finchè non realizziamo che come ci siamo entrati possiamo trovare la via d’uscita. Non sono i pensieri a controllare noi, non sono le emozioni negative ad impadronirsi di noi, c’è sempre un momento in cui questo avviene e c’è sempre quindi la possibilità di riconoscere questo momento e di disinnescare l’input iniziale.

Abbiamo degli schemi ricorrenti, il che ci rende persone umane e come tali abbiamo la facoltà di combatterli per dedicare quelle energie a vivere in modo migliore, non a sopravvivere. Poi saremo noi a decidere quanto impegno e quanta energia dare a questo cambiamento, saremo noi a girare il termostato della nostra psiche.

Overcomer – che tradotto significa dominare, vincere è formato in inglese da due parole: over oltre e come. In effetti superare è andare oltre: un limite, una catena di pensieri, un malessere in cui tutto pare sopraffarci, che sia di ansia, di dolore o di rabbia. E’ il titolo di questo cortometraggio molto semplice, quanto efficace nell’esprimere questo stato interiore dove se è umano cadere, è altresì possibile non indugiarci dentro ed uscirne fuori. Come? Il finale dà una soluzione semplice, leggera e alquanto significativa.

E voi cosa fate solitamente per uscire dal vostro stato di malessere? Qual’è la modalità per overcome che usate?

Se volete lasciate un commento….

Rebecca Montagnino

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