I BAMBINI E GLI SMARTPHONE

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Ho trovato questo articolo davvero molto interessante e che dà un pò da riflettere…buona lettura!

i bambini e gli smartphone

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2 risposte

  1. www.fabtravel.it ha detto:

    effettivamente l’argomento affronta il problema anche se, a parer mio, non va molto a fondo ed il discorso meriterebbe uno spazio molto piu ampio. In questo spazio non mancherebbero le critiche ad un sistema pedagogico che va per la maggiore da qualche decennio ed i cui risultati si iniziano a vedere gia da un po’, che associato alle carenze di esperienza dei genitore compone un cocktail deleterio.
    Purtroppo (o per fortuna) oggi i figli si fanno tardi e se ne fanno pochi. Al di la del fatto se sia un bene o un male, quello che viene determinato da questo fatto e’ che solo una piccola parte dei genitori ha avuto esperienze di veder crescere fratelli piu piccoli ed anche di avere un ruolo attivo gia’ da piccoli nella crescita di fratelli o amici. Quindi in gran parte avranno un bambino e si affideranno all’unica cosa che (malauguratamente) diffonde qualcosa che molti credono sia cultura. Sia se si affidano alla tv sia se cercano di informarsi attraverso riviste o libri, i neogenitori saranno letteralmente sommersi di concetti “buonisti” alla massima misura, la maggior parte dei quali serve solo a preparare il terreno per il futuro consumatore. IL “belpensiero” quindi ha modo di sfogarsi al massimo svariando dall’alimentazione ai giocattoli per passare ai vestiti e alla pedagogia. Il filo conduttore di queste teorie buoniste e’ quello di lasciar far al bambino cio’ che vuole per creargli il carattere, di stare ben attenti a non stressarlo o affaticarlo. IL risultato e’ quello che si puo avere facendo crescere una pianta senza potarla. Quindi i bambini crescono senza che nessuno cerchi di imparare loro qualcosa dove debbano riporre molta attenzione e che si ritrovino a dover fare scelte senza esperienza, con grossa probabilita’ di ripetere gli stessi errori che hanno commesso i loro genitori (e questo viene camuffato come esperienza). I genitori, sono ben lieti di applicare queste regole che li sollevano da ogni responsabilita’ e permettono loro di ripararsi da tutti i problemi con un “e’ sempre stato cosi”. Le scuole ed i maestri devono prima di tutto stare attenti a non essere troppo rigidi farli lavorare troppo, ed in loro aiuto vengono i programmi scolastici che da anni alleggeriscono sempre quanto devono studiare. Quindi ci ritroviamo che nel momento di massima capacita’ di apprendimento del cervello tutti stanno ben attenti a non istruirlo rinviando a quando avranno 20 anni lo studio vero ed a 30 il lavoro manuale.
    Non voglio dire che i bambini devono andare a lavorare, voglio solo dire che la Montessori si rigirerebbe nella tomba vedendo come e’ stata stravolta la sua pedagogia che lasciava spazio ai bambini e alla loro fantasia, ma lo faceva solo per fare da contraltare e valvola di sfogo alla vita familiare che in quei tempi vedeva i bambini lavorare duramente ed obbedire ciecamente ai genitori secondo un sistema esageratamente rigido e con punizioni violente.

    In conclusione, se i genitori di oggi vivono consultando continuamente il telefonino, e’ normale che siano contentissimi nel vedere che il loro piccolo fa la stessa cosa che rende loro felici. E questa cosa non si puo’ fermare. C’e’ da prevedere come questa cosa cambiera’ il relazionamento con gli altri, ma non e’ semplice

    • Rebecca Montagnino ha detto:

      Sono pienamente d’accordo, purtroppo il giornalista segnalava il gruppo di sostegno, il che non era un commento all’atrocità della questione. Cosa che volevo sollecitare appunto pubblicandolo. Vedo e sento di tanti bambini che per essere calmati giocano con gli smart phone e diventa inevitabile che per farli calmare così, se ne crea la dipendenza. Inoltre se la luminosità dello schermo nuoce agli adulti, immaginiamo cosa può fare alla mente di un bambino con tutti quei pixar che ne eccitano la mente. Credo che sia comunque importante parlarne, far riflettere, ricordare che un tempo i bambini si calmavano anche in un altro modo, ma soprattutto informare e sensibilizzare le persone ai danni che possono riscontrare.
      A proposito di evitare le fatiche della lettura, leggevo che i testi scolastici, come le prime pagine dei quotidiani sono state semplificate negli ultimi anni con lo scopo di alleggerire lo sforzo!!! ma a questo dedicherò a breve un post…grazie

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