CARO BLOG

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Tempo di lettura: 3 minuti

Cari miei lettori, come molti di voi sapranno ho avuto “qualche” problema con il blog che da oggi è finalmente riattivato…

Devo dire che questa pausa forzata è valsa a farmi sentire l’importanza di averlo e di racchiudervi dentro non solo i miei pensieri, ma anche tanti link utili, citazioni importanti nonchè i vostri commenti..come per  tutto ciò che amiamo,  spesso ne capiamo l’importanza  quando quello che avevamo come certo lo perdiamo..

Ringrazio subito la nostra nuova amministratrice, Veronica, per il suo supporto tecnico ed emotivo..indispensabile.

Dovete sapere che il problema è nato dal fatto che avevo forzatamente dovuto cambiare indirizzo email a giugno..

Questo ha comportato in quindici giorni:

circa nove ore e mezzo di telefonate con il centro dove ho il dominio

sedici email

due fax

due giri alla posta

quattro per inviare gli allegati

per non parlare dello stress…

Ma..”la più grande prova d’amore è la disponibilità a sopportare la noia (o lo stress) scriveva Einsenberg. Imparare a suonare uno strumento è noioso: la passione per la musica può lenire questo fastidio ma non eliminarlo.”

Einsenberg si riferiva alla musica, dove ad esempio imparare a suonare il piano rappresenta uno stato di noia e ripetibilità per molti anni, supportati solo dall’obiettivo finale che giustifica il tutto, di saper suonare. E’ così quando teniamo a  qualcosa, quando qualcosa è importante per noi. I sacrifici, l’impegno sembrano quasi passaggi necessari e meno impegnativi perchè sono giustificati e suffragati dalla passione.

Il problema è oggi che ci sono poche passioni e di conseguenza pochi sacrifici che siamo disposti a fare per raggiungere il loro soddisfacimento; è così nei rapporti umani dove ci si demotiva facilmente, è così per tutte quelle cose che vorremo ma che ci impediamo di raggiungere, demotivandoci in partenza. Probabilmente non hanno quella spinta così vitale che ce le rende urgenti e necessarie. Sono deboli i valori che stanno alla base, effimeri gli obiettivi, scarso l’impegno, troppo ingombranti gli alibi o gli stazionamenti nella zona confort…sembra che quello che vorremo alla fine non segna poi così tanto la differenza nella nostra vita.

Così viviamo nel secolo delle passioni tristi, cosi definite da molti studiosi della società o delle passioni inesistenti direi piuttosto…pochi occhi umidi, poche ambizioni, poco spirito di sacrificio per ciò che conta. Così si lascia cadere tutto, scivolare nell’oblio sentimenti e relazioni, obiettivi, il tempo passa e certe ideologie sembrano far parte dell’età immatura come se quella matura dovesse sviluppare lo spegnimento di quel fuoco vitale.

Non sono le idee a spegnersi, nè le passioni, è solo l’agio, il benessere, l’ozio che porta alla pigrizia, l’indolenza che finisce  per farci accontentare senza più lottare per ciò che amiamo davvero. “Si può supporre che il nuovo secolo si sia aperto all’insegna delle “passioni tristi” e che trovi dunque nella rabbia e nell’odio, nella paura e nel’egoismo i tratti prevalenti della nostra odierna condizione”, scrive G.Rizzolatti. Io non credo non si possano recuperare le passioni belle…Come scrivono  Benasayag e Schimt   il futuro- promessa è stato oggi sostituito da un futuro-minaccia. E siccome la psiche è sana quando è orientata al futuro (è depressa invece  quando è orientata al passato e maniacale quando è concentrata esclusivamente al presente), quando il futuro apre le porte solo verso l’incertezza, l’insicurezza, la precarietà, le iniziative si spengono, la demotivazione cresce, l’energia vitale muore.

Il termine usato inizialmente  da Spinoza indicava la sofferenza che nasce dal senso di impotenza e alla mancanza di senso, che rende la crisi una crisi dei fondamenti stessi della civiltà in cui viviamo. Il passaggio dalla libido narcisistica individuale non si è trasformata di fatto in libido oggettuale, ma  anzi ne viene rafforzata in quanto dominante e in quanto presenta un modello per certi versi affascinante e seduttivo. (o in mancanza d’altro rappresenta l’unico modello)

Queste riflessioni  sono nate  per aver riscoperto proprio attraverso le eccessive ed estenuanti difficoltà nel far ripartire un semplice blog…quanto amore c’era dentro! con il desiderio che la vostra lettura sia sempre presente e i vostri suggerimenti lo facciano crescere ancora.

Grazie,

Rebecca Montagnino

 

BIBLIOGRAFIA:

 

  • L’epoca delle passioni tristi, G,Schimt, M.Benasayag
  • L’angelo con il fonografo, E.Eisenberg
  • In te mi specchio, G.Rizzolatti

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3 risposte

  1. Llinu ha detto:

    Oleeè! 🙂

  2. lacicogna ha detto:

    Amore pervenuto!
    Grazie, per i sacrifici, e per i pensieri e le emozioni che sempre ci metti e trasmetti 🙂

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