dal tramonto…

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Tempo di lettura: 3 minuti

E’ da tanto che non scrivo e vorrei prendermi perciò un pò più di tempo e di spazio. Aspettavo l’urgenza  che consegue l’ispirazione, qualcosa che se non viene detta pesa sullo stomaco.

Mi è uscita fuori così stasera..

Guardavo il tramonto.  C’è un posto, credo sia in India, dove le persone applaudono quando il sole tramonta, in segno di riconoscenza e gratitudine verso la vita.

Io ne vedo uno bellissimo ogni sera e mi fermo ad osservarlo incantata.Spesso non lo condivido e mi sembra uno spreco.Perchè godermi la bellezza solo per me e non poterla condividere con il mondo? non perchè non sia bello sentir dentro di sè  lo stupore alla vista di nuvole che passano e cambiano colore. Anzi questo forse lo considero il dono più grande… il problema è :ma quanto è interessato questo mondo a condividerla  questa bellezza e quanto invece la vede come un inutile distrazione dal suo fare?

Da quando sono nata la cosa in assoluto che mi fa più soffrire è lo spreco. Lo spreco delle cose, delle esperienze, delle emozioni, dei rapporti e del tempo che togliamo a tutto ciò per…altro.

Perchè è il tempo la cosa più preziosa che abbiamo nella vita ( e la vita è fatta di tempo) e spesso spostiamo completamente le priorità. Non mi abituo a questo. Famiglie che lavorano tutto il giorno e dedicano un’ora allo stare insieme, che diviene peraltro innaturale e sbrigativo, troppi momenti a parlare di nulla, a riempirci di nulla. Sforzandoci in modo maldestro e malsano di essere altro, di avere successo, di sentirci in gamba, apprezzati, approvati e magari anche lodati. Il vero potenziale resta dentro tutto bloccato, come rannicchiato su se stesso.

Se dovessi pensare a cosa può fermare un mondo che sta implodendo ed esplodendo, credo che comincerei dalle emozioni. E’ un mondo emotivamente disturbato che non ha acquisito con la scienza e la tecnologia, la capacità di migliorare la vita, ma anzi spesso l’ha peggiorata, centuplicando problemi di salute che non sono altro che la conseguenza di problemi affettivi.

Più spazio alle emozioni e meno alle carriere, alla spesa da fare,alla scelta dei vestiti da doversi mettere, perchè le nostre emozioni, i nostri pensieri, la loro intima connessione, sono la nostra salute, perchè sennò senza viviamo male, falsamente e ci ammaliamo. L’attenzione alle nostre emozioni e a quelle altrui è la base. Se ci fosse questo rispetto l’ambiente smetterebbe di implodere, perchè occuparsi di se stessi, degli altri e del mondo in cui viviamo diverrebbe una priorità per ogni persona. Se ci accorgessimo di come stanno quelli intorno a noi eliminerremmo parte della sofferenza.

Passiamo troppo tempo a fare, dire, rincorrere, ascoltare cose che non sono essenziali e non sono autentiche. Così diamo un falso di noi stessi e prendiamo il falso dagli altri  accettando così un compromesso inamissibile.

Per ricordare cosa sia l’Esseziale nella vita, io ripenso sempre ad un evento terribile.

Il crollo della seconda torre l’11 settembre e   i messaggi di commiato di coloro stavano morendo al suo interno.

Per chi  leggendo quest’articolo non li ricordasse sono disponibili i video, ahimè su you tube e magari anche, se servissero a non dimenticare …ma ci sono anche nel film “11 settembre” e all’inizio di “love actually”.

..lo so ora diventa difficile dire che non li avete trovati.

Riascoltare  un evento tragico può aiutare nella misura in cui mettiamo in atto la testimonianza di chi, inconsapevolmente, ha lasciato l’idea di ciò che ci attraversa la mente e il cuore prima di morire.

In quei messaggi si parla d’amore, di relazioni, di sentimenti mai espressi..o troppo poco espressi. nè di lavoro, nè di potere, nè di denaro, nè di proprietà

Mi fa male vedere che il mondo continua a sprecare con un senso di onnipotenza ciò chi li sta attorno. Forse è venuto il momento di andare più veloci in quella direzione, di ripartire da cosa ci fa respirar bene,  ci fa ridere, ci fa commuovere,dalle piccole cose, da ciò che sta dentro piuttosto che fuori.

Non è il fare che cambia la vita, sono stati scritti migliaia di libri su come aver successo e non per questo la depressione è diminuita,  semmai può essere un utile integrazione al cambiamento e lo è di fatto. La vera lotta è quella di diventare se stessi, come Persona vera, autentica che sente, che piange, che ride che sbaglia e   anche che soffre e che fallisce ma che vive!!!! … è rischioso ma lo è ancor di più non aver preso il tempo per farlo abbastanza.

A questo punto mi viene in mente la scena de “Le coseguenze dell’amore”, la scena magistrale in cui Servillo si siede al bar per conoscere la ragazza e afferma, nonostante abbia vissuto situazioni davvero difficili, “questa cosa è la più pericolosa della mia vita”..Ecco vivere per me davvero è un pò così..con il sorriso.

 

Rebecca Montagnino

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4 risposte

  1. mr.crocodile ha detto:

    Fantastico, semplicemente fantastico quanto hai scritto. Mi hai fatto sentire che non sono il solo ad apprezzare certe situazioni: un tramonto, un profumo che aleggia nell’aria (qui dove vivo l’inquinamento non ha ancora coperto i profumi della natura e l’odore dei camini in inverno). La voglia di sfruttare il tempo appieno, di non sprecarlo in cose futili per non trovarsi poi a rimpiangere amaramente quel passato che non torna più…

  2. pieranails ha detto:

    Quanto è vero..e quanto a volte e’ dannatamente difficile capire che anche e sopratutto dietro un tramonto, un abbraccio, un sorriso o un semplice gesto si cela il senso di tutto quel gran da fare che ci riempie la vita..anche io ho inseguito e seguo il superfluo, nascosta e tranquilla dentro la mia maschera.. Poi l’incontro così vicino e traumatico con la morte mi ha reso consapevole di ciò che è veramente essenziale…vedo il mondo da più prospettive, come te odio lo “spreco”ma riconosco di non avere sempre il coraggio di seguire le mie emozioni.. la vera me distruggera’ questa maschera e finalmente smetterò di perdere tempo…

  3. danilaurora ha detto:

    Sono state create tante cose, eppure ci comportiamo come se nessuno sa niente. forse, c’è un tassello che manca e, non sta nel creare cose che non esistono ancora, ma di sentire ciò che non abbiamo mai sentito prima.
    D.

  4. AfterTOOLnothing ha detto:

    So per certo che c’è a Roma un posto dove chi legge applaude per ringraziarti e condividere idealmente un messaggio così profondo e significativo. Abbiamo purtroppo perso il valore nell’apprezzare anche le piccole ma grandi cose che la vita ci mette a disposizione perché schiavi del tempo che scorre e quindi impegnati e distolti nell’occuparlo nel modo sbagliato, ma se riuscissimo a capire che il tempo scorre perché siamo noi che abbiamo trovato il modo di scandirlo sicuramente riusciremmo ad apprezzare di più la vita. Spero che per tutti quelli che leggeranno il tuo post sia l’inizio di un nuovo giorno o meglio….di un’alba.

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