RESTARE IN EQUILIBRIO o #Io esco con la fantasia…

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Ieri sera vedevo lo spot della Mondadori: bello e sostanzioso nel titolo #IoEscoConlaFantasia: voltare pagina e molto fondato nei suoi contenuti. La riscoperta del libro non solo come svago ma come valore, racchiude un pò il suo slogan ciò che stavo scrivendo…

Sentimenti diversi, sensazioni di smarrimento…è quello che in misura diversa proviamo tutti. Non è facile di certo, ma nemmeno è impossibile, restare in equilibrio in questo momento. Tra i due aggettivi per descrivere il modo di affrontare la pandemia, c’ è una grande differenza; difficile significa che possiamo trovare un modo o una risorsa per renderlo più facile, se invece lo diamo per impossibile è inutile provare. La nostra mente nemmeno tenta, si arresta prima. E’ come quando sento dire in seduta “non ci riesco” immediatamente dopo aver proposto non di fare, quanto solo di pensare a qualcosa. Lo seno dire a lezione di pilates spesso “non ci riesco”, ed ecco che il cervello registra “non posso, non sono capace” ; il corpo non si arrischia a provare e nè di conseguenza ci riesce.

Per tornare a come possiamo affrontare l’isolamento e alla distinzione tra i due termini nella pratica, è che se pensiamo sia impossibile, lo rendiamo tale. Non ci attiviamo mentalmente per trovare alternative, magari scoprire opportunità, ci lasciamo inondare da stati negativi, di convinzioni su quanto sia ingiusto ciò che sta avvenendo. Rischiamo di vederlo/viverlo come un fatto personale, uno stand by nella propria vita, quando è un pianeta che oggi vive sospeso nell’attesa che finisca. Lo è per tutti e continuare a peggiorare questo stato, mettendoci malessere al malessere non solo non risolve, blocca qualsiasi tentativo di cercare un qualche senso e valore a queste giornate. Fa aumentare l’ansia, induce stati fisici di disagio. Ovvio queste conseguenze ci stanno come è normale che ci siano giornate in cui sembra che tutto stia crollando, in cui è naturale essere più tristi, accettiamole ma solo per poi lasciarle andare. Siamo umani e come essere umani abbiamo anche insita noi la forza di volontà e la capacità di lottare. L’avevamo un tempo, possiamo ritrovarla. Tenere la mente ed il cuore aperto, il corpo in movimento, che è il contrario della chiusura e dell’immobilità. Come detto altre volte, questo dipende da noi…una frase che sento spesso questi giorni, è “sto come tutti”. Non è vero, vi assicuro che ognuno vive questa situazione a modo suo, con le sue risorse, con le sue fragilità. Il video del post precedente sul team era un pò questo: un darsi forza reciprocamente. Prenderci cura di noi e degli altri . E dopo un giorno no, rialzarci e riprendere ….

Tenere mente e corpo in movimento è fondamentale. La nostra mente è capace, se aperta, di apprendere molto, sa trovare strategie e inventarsi nuove abitudini. Siamo noi a scegliere cosa mettere dentro, siamo suggestionabili nel male come nel bene. Quindi non è colpa delle notizie in televisione se ci sentiamo in ansia; non escono materialmente dal televisore entrando nella nostra testa. Abbiamo la facoltà di sentire se ci stanno suggestionando troppo, prima di lasciarci coinvolgere come di stabilire quanto guardarle. Non si parla di altro se non di coranavirus? Come facciamo a saperlo? Lo sappiamo perchè restiamo lì davanti e non scegliamo di cambiare canale, persino di spegnere la tv, ascoltare musica, vedere un film, leggere un buon libro. Possiamo visitare i siti che danno gli aggiornamenti se vogliamo restare informati e non eccedere con i notiziari. Comprendere quale sia la formula che ci crea meno coinvolgimento e stress. Alcuni di noi hanno maggiore disciplina, sono più abituati ad adattarsi o sono semplicemente più allenati a farlo, ma ciò che aiuta chiunque in questo momento è trovare e mantenere l’equilibrio.

Così allo stesso modo come mettiamo pensieri negativi, possiamo focalizzarci sul dopo, immaginare cosa vorremmo, fare una scaletta gustarci attraverso l’immaginazione, la visualizzazione tutto ciò che ci manca ora. Gustarci quel tempo, tante volte sprecato in un’attesa piuttosto che in una frustrazione.

Restare in equilibrio implica il farlo quotidianamente; darsi obiettivi, apprendere ogni giorno qualcosa di nuovo, cercare un lato creativo, dedicarsi a studiare un argomento in modo approfondito. Leggere magari dei classici che non abbiamo mai letto, meditare sapendo quanto sia importante sul nostro stato psicofisico,valorizzare la giornata, ogni giornata. Se ci fissassimo ogni giorno un obiettivo, come il raggiungimento di una qualche conoscenza in più, la nostra mente si focalizzerebbe su qualcosa che sia utile, che dia un senso; abitudine che forse dovremo introdurre non solo ora che siamo in isolamento. Questo tempo lento può essere un alleato per non dovere andare di fretta quando facciamo le cose, possiamo avere un approccio meno superficiale e consapevolizzare davvero, apprezzando maggiormente cosa stiamo facendo. Mantenere la mente e il corpo attivo. Sono i nostri alleati.

La chiusura delle palestre sta significando per molti l’inattività: amare lo sport non è solo farlo se motivati, ma è innanzitutto uno stile di vita. Se lo amiamo e ci definiamo sportivi, dovremmo amarne diverse discipline o per lo meno farci stimolare anche da alcune che non facevamo prima, che non ci piacevano. Ci sono video su youtube, ci sono trainer che postano video, c’è comunque la possibilità di muoversi. Magari facendo anche un ‘attività olistica come il pilates, yoga verso sera, o appunto meditare/fare esercizi di respirazione. Sta a noi non lasciarci andare peggiorando questo momento: possiamo e dobbiamo combattere lo stress con i mezzi che abbiamo. Avere equilibrio nella mente e nel corpo non sono poi due strumenti così poveri. Riposare ma non impigrirsi, cercando ogni giorno di scuoterci, non restando in pigiama tutto il giorno, non smettendo di avere buone abitudini nutrizionali. Il momento è uguale per tutti, il come viverlo dipende essenzialmente da noi.

Rebecca Montagnino

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