Che valore dai a te stesso?

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Tempo di lettura: 2 minuti

Un sottotitolo di questo video potrebbe essere: chi dà il valore della tua vita? (e anche: a chi permetti di dare il valore..o ancora: chi ha davvero valore nella tua vita?)

Sono tutte domande tipiche del coaching o che arrivano prima o poi nella terapia, sono domande che dovrebbero essere alla base della nostra esistenza. Eppure spesso ponendole, mi ritrovo davanti sguardi smarriti, come a dire ” non ci ho mai pensato prima..” Perciò quando ho trovato questo video ho pensato che ripetere queste domande non è mai abbastanza, dovremmo porcele periodicamente, tenerle a mente, non accontentarci di una risposta evasiva e soprattutto non procrastinare la ricerca di una risposta. L’ argomento oltre ad essermi caro, è importante ai fini della conoscenza e dello sviluppo dell’individuo, determina quanto una persona sia centrata e consapevole di quello che vive.

Sapere che valore diamo a noi stessi, che valore diamo alla nostra vita, come glielo diamo, se siamo noi a dare valore o lo diamo in base al valore dato dagli altri o dalla società, ci obbliga a guardarci dentro. A riflettere su quanto siamo noi a dirigere la nave o scoprire che a volte abbiamo passato il timone a qualcun/qualcos altro.

La risposta immediata a tali interrogativi in genere è : siamo noi! Eppure vedo ogni giorno persone invase dal malessere, proprio perchè lasciano stabilire il “valore” dagli altri. Paradossalmente se vendiamo un oggetto su Ebay siamo noi a decidere come prezzarlo, nella vita reale invece lasciamo che siano gli altri ad attribuirci una stima. Tutte le volte diamo agli altri (qualsiasi essi siano, non importa il grado di di importanza o di competenza che abbiano per noi) un potere enorme, quello appunto della nostra vita, della nostra autostima, del nostro benessere.

Se da un lato delegare sembra più semplice, dall’altro è totalmente deresponsabilizzante, è un atteggiamento di annullamento e passività pericoloso. E’ come scegliere di fare il morto a galla, trasportati da correnti che non combattiamo, contro cui non opponiamo forza, ma che ci trascinano dove vogliono.

A volte gli altri sono una massa informe, indistinta, capace di colpirci, quanto di non farci pensare: sono la società, i suoi valori, le sue mode, le sue tendenze, sono quello che ci rimandano i social, le risposte che riceviamo quando mettiamo in copertina la nostra vita privata, permettendo a chiunque di giudicarla, anzi sentendo il bisogno che venga fatto…solo in bene ovviamente! Addirittura dipendiamo dalla velocità con cui gli altri rispondono o reagiscono alle nostre storie e stabiliamo il valore che abbiamo per l’altra persona dal tempo che impiega a “considerarci”. Ci massacriamo, ci plasmiamo pur di aver consenso e pur di lasciare un impronta, un ricordo indelebile anche nella vita di chi sarebbe meglio allontanare definitivamente anche con il solo pensiero.

Dopo aver letto il post, tornate a rileggere le domande iniziali: siete sicuri delle risposte che avete dato prima? Finchè il bisogno di accettazione dominerà i nostri bisogni, il nostro valore sarà nelle mani degli altri. E’ una scelta, basta essere consapevoli di quello che abbiamo e di quello che perdiamo e magari considerare che stabilire noi il valore è forse più faticoso, anche più soddisfacente e soprattutto evita il rischio di vivere una vita che “NON CI APPARTIENE”.

Rebecca Montagnino

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