PSICOLOGIA E CHAKRA

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Ho sempre più chiaro che oggi per “curare”, è opportuno  integrare discipline e approcci diversi, così come rifletto spesso su come la nostra cultura ci ha espropriati del nostro corpo senziente e della sua unità con la nostra Persona.

Per molto tempo  non ho osato proporre con insistenza la terapia bioenergetica, piuttosto che il rilassamento o meditazione, perchè sapevo che dovevo “forzare” le persone a lavorare sul loro corpo, creando imbarazzo e disagio. Oggi credo fortemente che è proprio dal corpo, in quanto parte meno controllabile dell ‘individuo, che arrivano tanti segnali e l’ascolto delle proprie emozioni.

Sia per esperienze personali, come la pratica delle yoga e della meditazione, sia per questioni professionali, ritengo che l’integrazione della mente con il corpo sia la strada verso il recupero di un’Identità vera e vitale, in mezzo ad una vita così frenetica e piena di stress.

Lo stato naturale del nostro corpo e della nostra mente è infatti la SALUTE.

Se  durante l ‘infanzia veniamo accuditi con amore, con consapevolezza, ci sviluppiamo come essere sani. Se quando ci accadono situazioni difficili o anche traumatiche abbiamo la possibilità di elaborarle e di non rimuovere le emozioni, cresciamo come esseri liberi.

Quando la nostra personalità ha modo di esprimere la sua vera natura, stiamo bene e quando espandiamo la nostra coscienza, possiamo vivere pienamente nella nostra essenza. Ma sono tanti i condizionamenti e le situazioni che agiscono contrastando tale fluidità, creandoci problemi o blocchi psicofisici.

Tutte le volte che la nostra identità viene rinnegata, la nostra energia si blocca in parti del corpo o in schemi mentali, che non sono affatto casuali. Il nostro corpo riveste la nostra storia, come il nostro vissuto interiore;  il nostro equilibrio fisico è speculare a quello interiore; le nostre difese ci attaccano quando invece di prendere una decisione giusta per noi, la prendiamo in base ad altri parametri, che ci deviano dalla nostra autenticità.

Perciò se ci ascoltiamo ed agiamo “verso”, invece che “contro” noi stessi, siamo persone equilibrate, capaci di godere della vita.

Ma quasi mai questa liberazione avviene in modo spontaneo, quasi sempre è la conseguenza di disagi fisici o psicologici che siano. Solo che i disagi come i blocchi, proprio per questo possono essere letti come una grande opportunità per noi, perchè ci segnano la via da percorrere per ritrovare quell’energia vitale e per raggiungere la nostra vera Identità. Molto spesso l’attività di tali schemi permane invece nel tempo con l’instaurarsi di difese, resistenze e rimozioni.

La parte più profonda di noi, che possa essere quella inconscia o istintiva, intuiva, sa bene cosa è meglio per noi. Quando la contrastiamo o non l’ascoltiamo, ci facciamo violenza. Come diceva un monaco tibetano, ” Oggi si arriva a Parigi in due ore, ma ci vuole sempre  molto tempo per giungere alla via del cuore”.

Il nostro corpo, insieme ai comportamenti,  alle nostre emozioni e pensieri, forma la nostra coscienza e laddove c’è una tensione, sotto c’è spesso la storia di quello che l’ha generata. Laddove l’energia non fluisce, non fluiscono i comportamenti funzionali per noi, così come le nostre emozioni e i nostri pensieri sani.

I “motori” che regolano la nostra energia, sono i chakra, il cui studio appartiene alle filosofie induiste. Il termine sanscrito indica  “ruota”, “vortice” o “disco”, in riferimento ad un cerchio rotante di energia. I chakra sono sette, disposti l’uno sopra l’altro dalla colonna vertebrale alla testa.  Il loro funzionamento armonico fa si che l’energia fluisca permettendo la libera espressione e il ricevere. Quando entriamo in uno schema o facciamo qualcosa che non ci fa star bene, la tensione si manifesta nella coscienza ed è letta dai chakra come un blocco del flusso energetico in un dato punto.

Da quel momento in poi è molto probabile che attrarremo altre esperienze che confermano il blocco originario o meglio, la nostra risposta comportamentale, cognitiva ed emotiva che sia, percorrerà sempre le stesse vie. Pur non essendo fisici, i chakra incidono sul corpo e comunicano tra loro; interagiscono con il nostro organismo principalmente per mezzo del sistema endocrino e di quello nervoso. Ogni chakra infatti è collegato ad una delle principali ghiandole endocrine e ad un plesso nervoso, tranne il settimo che è associato all’intero sistema nervoso e  al cervello. Ogni chakra quindi è in collegamento con particolari funzioni fisiologiche e determinati organi e a specifiche parti del corpo, così come a specifiche aree della nostra coscienza.

Lo stress viene captato dal plesso relativo a quel chakra e viene trasmesso al corpo da quelle parti in cui confluisce quel determinato centro energetico. Quando la tensione si protrae per molto tempo il disequilibrio arriva nella sua parte più esterna, il corpo, e si manifesta a livello fisico.

L’energia non crea problemi solo quando è carente, ma anche quando è bloccata o in eccesso, perchè vuol dire che quel chakra lavora troppo. Ad esempio una forte volontà che stimola la determinazione in un individuo, se eccessiva può danneggiarlo, in quanto non gli permette di considerare sufficientemente i suoi limiti umani, fisici  e psichici. Inoltre se una parte è bloccata molto spesso crea dei blocchi o degli scompensi anche nei chakra successivi, in quanto l’evoluzione naturale si ferma in un dato punto.

Come affermava Lowen, ” il tempo e l ‘energia che investite nel vostro corpo é il miglior investimento che possiate fare. State in realtá investendo in voi stessi, perché  voi siete il vostro corpo, il vostro corpo é VOI”. A. LOWEN

Rebecca Montagnino

 

BIBLIOGRAFIA:

-I sintomi parlano, R.Panigatti

  • Bioenergetica, A.Lowen
  • I chakra, A.Judith
  • Ogni sintomo é un messaggio, C. Rainville

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